martedì 1 settembre 2015

SUMMER 2015- HIT PARADE

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A dispetto di previsioni, sondaggi prevacanzieri, quadri astrali e interviste da Barbara d'Urso (alla quale mai smetterò di tributare gratitudine, dopo le risate che mi ha regalato ieri la sua rentrèe, con imbelinata giù dalle scale, in diretta e a faccia in giù) quest'estate non ha visto "tormentoni": nè nelle classifiche musicali (ci ho dato un'occhiata, il primo nome conosciuto è Lorenzo Fragola- e direi che su questa, possiamo passare), nè in quelle librarie (l'unico pensiero colpevole delle sfumature di grigio viste da lui non è andato oltre il "mi si vede la ricrescita, devo fare la tinta"), né in quelle modaiole (sempre che non si chiami moda l'aver girato due mesi con gli occhi schermati da lenti gialle, che neanche quando mi son vestita da Ape Maia a Carnevale), né, infine, sul fronte gossipparo, a meno che ci sia ancora qualcuno a cui interessi sapere quante volte Belen giochi a battaglia navale con i nuovi fidanzati di Emma, al grido di "colpito&trombato". 
Nada de nada, insomma.
Epperò, la classifica delle hit dell'estate appena trascorsa (perchè si sa che in internet finisce il 31 di agosto) ve la beccate lo stesso...

5 POSTO:  dove vai in vacanza?

Finita l'era dello shabby-chic, del fascino lezioso dei tarli riverniciati di bianco, delle colazioni al B&B in toviglie sbrecciate,a ritemprare le ossa rotte dalle reti scomode e dure dei bei letti di una volta,  l'estate 2015 ha segnato il ritorno della buona e sana ostentazione da prima della crisi.  A guardare le foto su facebook e su instagram, pare che la gran parte degli Italiani sia andata in vacanza in hotel. Sono rimasti in pochi, a postar foto di mète di viaggio: per il resto, è il trionfo dello scatto a bordo piscina, meglio se con l'accappatoio con le 5 stelle ricamate sul taschino, della sauna ai tropici (che tonifica e depura ed è tutto compreso),delle pose languide sul bagnasciuga con  sottotitolo ("spiaggia privata del resort"). Il clou è la foto della partenza, con la messa a fuoco sul valigione Vuitton o sul tabellone del check in in businnes class, a ricordarci che il buon gusto è cosa per pochi-e che sarà il caso di affrettarsi, se non vogliamo restar senza i doposci tempestati di diamanti, per la stagione a Covtina...


4 POSTO: l'e-reader

A sorpresa, la cultura entra di prepotenza nel mondo dei social -e lo fa sotto forma dell'ultima scoperta in fatto di elettronica da fotografare, visto che la produzione di i-phone è ferma da qualche mese e tutti i precedenti sono stati immortalati in una serie di book fotografici che neanche Kate Moss. Li abbiamo visti in tutti i luoghi& in tutti i laghi, kindle&kobo su tutti, perchè una k non si nega a nessuno- e neppure si negano le cover trapuntate in colore pastello. Quello che c'è dentro è il solito trionfo del nazional popolare vacanziero-e chi meglio della sottoscritta lo può dire,visto che li ho letti tutti?


3 POSTO- L'ASCELLA PEZZATA

Un classico di cui non ci libereremo mai-e tanto vale inserirla nei programmi della scuola dell'obbligo o nei depliant che pubblicizzano le bellezze italiche, alla voce "folklore". Anche qui, nulla ci è stato risparmiato, dal modello base in tre colori,(nero, bianco e brizzolato) a quelli accessoriati, con la carne pendula dell'avambraccio o la curva della pancia che  si fa spazio fra le coppe del bikini.L'unica consolazione è che le foto non hanno odore. Ma non è che l'offesa alla vista valga di meno...

2 POSTO- IL CALDO

Finite le disfide a beach volley o a volano o al buonvecchio calcetto, che una pallonata nei denti mentre te ne stai sdraiata a prendere il sole non la si nega a nessuno, l'estate 2015 ha visto fronteggiarsi i patiti del caldo torrido contro i freddolosi. I primi hanno schierato una coppia d'attacco infernale, Caronte e Flegetonte, che con un micidiale 1-2 ha steso gli avversari, riducendoli a relitti umani, sudati e appiccicosi ma non per questo incapaci di meditare vendette: che, intanto, si sa, van consumate fredde...

1 POSTO- I PIEDI NUDI

Abbelliti da impeccabili pedicure o  i piedi nudi si aggiudicano la palma del soggetto più fotografato dei mesi appena trascorsi. Li abbiamo visti in tutte le inquadrature, dall'alto (con o senza sandali, con o senza sbuffo di gonna fiorata), in prospettiva (con stacco di coscia più o meno lunga, più o meno grassa, più o meno cellulitica), con il fuoco sullo smalto, sull'alluce valgo, sulla caviglia gonfia, pronti a catturare lo sguardo languido dell'occhio di pernice o il fascino ruvido della buccia d'arancia. Per chi proprio non riesce a trovare una spiegazione a questa ferita al buon gusto, all'eleganza, alla sobrietà, non resta che chiudere gli occhi e aspettare: oggi è il primo settembre, fra poco sarà finita. 
Per poi cominciare coi culi da sbarco fasciati nei leggins. 
Ma questo, alla prossima stagione...